Famiglia
Turismo sessuale, cè la legge ma non basta
Alfredo Somoza vi da' il benvenuto allo Sportello del Viaggiatore
Spesso sentiamo cose terribili sullo sfruttamento sessuale dei minori nei Paesi poveri. Ma cosa si sta facendo per combatterlo?
Roberto, Prato
La pedofilia legata al turismo è una piaga di antica data. Nel Sud-Est asiatico risale ai tempi della guerra del Vietnam quando la Thailandia, e più precisamente Bangkok, era stata scelta come luogo sicuro dove i soldati Usa impegnati nel conflitto potevano trascorrere le loro licenze da combattimento. Poi è arrivato il turismo di massa, quello dei charter a prezzi stracciati, e il fenomeno aumentò di proporzione. Non soltanto in Thailandia, ma anche nelle Filippine, nell?Indonesia, nella Repubblica Dominicana e in Brasile i predatori di bambini aumentavano alimentando un mercato criminale che consuma in pochi anni vite di ragazzi ?colpevoli? di essere poveri, orfani di guerra, fantasmi dello sviluppo. Per questo problema si è fatto però molto sia con la prevenzione che con la repressione. In Italia, grazie al grande impegno di Ecpat – End Child Prostitution, Pornography And Trafficking, si è arrivati nel 98 all?approvazione di una legge di grande civiltà, che punisce con pene di detenzione fino a 12 anni sia il turista che l?organizzatore di viaggi che lo favorisce. Questa legge ha introdotto per la prima volta nell?ordinamento italiano il principio della punibilità in patria: se il reato non viene perseguito nel Paese in cui è stato commesso, l?Italia procede ugualmente nei confronti del suo cittadino al rientro. Un deterrente che però spesso non basta per arginare questo squallido fenomeno.
Ho un breve periodo a disposizione per stare con la mia famiglia. C?è qualche esperienza praticabile in Italia di turismo alternativo e davvero responsabile?
Federica, Grottaglie (Taranto)
Da pochi anni si sta sviluppando una rete di turismo responsabile in Italia. Si tratta di viaggi e soggiorni che permettono di conoscere i principi di questo modo di viaggiare anche a chi ha pochi giorni a disposizione. Le esperienze più interessanti si sono sviluppate proprio nel Sud Italia, come l?associazione Koibà di Napoli (tel. 081.5854984) che propone accoglienza in case di famiglia e visita a una Napoli insolita, oppure l?esperienza del Villaggio di Riace in Calabria (tel. 0964.778088) che propone il soggiorno nell?ambito di un?esperienza di solidarietà internazionale, di recupero delle tradizioni artigianali locali.
Per chi ama la natura ci sono il trekking con La Boscaglia di Massa d?Albe (tel. 0863.356195) e, ovviamente, i viaggi natura di Wwf (tel. 06.844971, Legambiente (tel. 06.86268362) e Cts (tel. 06.441111473).
Altra esperienza,quella del turismo sociale, sviluppata dal Centro Turistico Giovanile (tel. 06.6795077) e da quello delle Acli (tel. 06.5840565).
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